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Buongiorno, il 27 maggio mio figlio (9 anni) è andato in gita a Roma. Ha finito la scorta di acqua che gli avevamo dato e la sua maestra, anziché accompagnarlo al bar a comprare una bottiglietta nuova, lo ha mandato (con altri compagni) a riempire la bottiglia nei bagni! Quando l’ho saputo, due giorni dopo, ho chiesto la dinamica e mio figlio mi ha detto che il rubinetto era di quello con sensore, che quando ci si avvicina eroga l’acqua. Gli ho chiesto se era stato attento a non poggiare la bottiglia sul rubinetto e se prima di lui quel lavandino fosse stato usato da altri. Lui mi ha detto di non aver poggiato la bottiglia e che prima di lui non c’erano altre persone. Non ricordava lo stato igienico del lavandino, e spero non mi abbia mentito dicendomi che il rubinetto era quello automatico. Ha bevuto 1-2 sorsi di quell’acqua e poi l’ha buttata perché il sapore non gli piaceva. Mi sono arrabbiato perché gli dico sempre di non bere acqua dai bagni, ne a scuola ne da altre parti, ma di usare sempre acqua in bottiglia. Pensate sia il caso di fare un test HIV? I 40 giorni sono abbondantemente trascorsi.

Il Virus dell’HIV non si contrae con questa modalità.