Buonasera anche se sono già stato tranquillizzato da un esperto, mi piacerebbe avere anche la vostra opinione. Ho una relazione extraconiugale da oltre cinque anni il che mi genera dei sensi di colpa e probabilmente mi fa vedere cose che non sono pericolose… stamattina ho avuto un rapporto sessuale naturalmente protetto correttamente dall’inizio alla fine con la mia amica ma al termine del rapporto ho visto che all’interno del preservativo c’era una stria rossa millimetrica, una specie di filo molto sottile di 3-4 millimetri di lunghezza, forse sangue. Naturalmente potrebbe essere il mio fuoriuscito da una mia micro ferita durante una fase più irruenta del rapporto, ma il mio dubbio è un altro. Prima di infilare il condom, la mia amica mi ha praticato una veloce fellatio quindi la paura è che questa minima traccia di sangue (?) provenisse dalle sue gengive e che possa essere entrata in contatto diretto con il mio glande ancora scoperto. Si trattava veramente di una quantità quasi invisibile e baciandola non ho percepito sapore di ferro. Voglio anche precisare che la mia amica è single ovvero separata da fine gennaio ed il 22 aprile era negativa ad un test HIV di quarta generazione (ha rapporti solo con me). Secondo voi e debbo rifare il test che avevo autonomamente eseguito il 30 giugno oppure come dicono all’istituto superiore di sanità e come dice il mio medico di famiglia serve tanto sangue che copra il glande per configurare un rischio HIV? Grazie infinite per l’aiuto, spero possiate a rispondermi presto. Resto tuttavia ragionevolmente convinto che quella millimetrica stria Rossa ammesso che fosse sangue era la mia.
Da quello che descrive e nel confermare quanto già le è stato espresso, non c’è stato un comportamento a rischio HIV. Facciamo presente che nel rapporto orale ricevuto senza condom si è esposto al rischio di altre IST.